Il 24 maggio di otto anni fa, Papa Francesco pubblicava l’enciclica Laudato Si’, una pietra miliare degli insegnamenti sociali del Pontefice. Domani, martedì 23 maggio, alle 19, nella sala Avis di Vittoria, in occasione della Settimana Laudato Si’, sarà presentato il volume “Sapere la Terra”. L’iniziativa è promossa dall’Ufficio per la Cultura della Diocesi di Ragusa e dalla Cattedra di Dialogo tra le culture di Ragusa, in collaborazione con l’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della Diocesi di Ragusa, il Circolo Laudato si’ di Vittoria, l’Ordine Francescano Secolare e la Gioventù Francescana di Vittoria, il Vicariato Foraneo di Vittoria. Interverranno padre Biagio Aprile, direttore della Cattedra di Dialogo tra le Culture; Giuseppe Di Mauro, vicedirettore dell’Ufficio diocesano per la cultura e curatore del volume; Santo Burgio, docente di storia della filosofia dell’Università di Catania. Moderatore sarà Emanuele Occhipinti, direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Ragusa. Saranno altresì presenti autorità religiose e civili, e la Michela Scollo, referente dell’associazione Plastic Free di Vittoria.
«L’enciclica sociale Laudato si’ di papa Francesco ha avuto – scrivono gli organizzatori – un impatto fortissimo sulle coscienze al punto da aver influenzato la stessa Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Può un contributo di matrice religiosa dialogare con le scienze e il mondo tecnologico di oggi? Come affrontare in modo interdisciplinare la questione ecologica? Come comprendere la natura? Il concetto di “ecologia integrale” di cui si discuterà rimanda al cambiamento di paradigma proposto da Bergoglio, che consiste nell’operare una “conversione ecologica” capace di assumersi la responsabilità di un impegno concreto per la protezione della Terra, una responsabilità verso tutte le forme viventi, per cui l’attenzione all’accesso equo, sostenibile e universale alle risorse terrestri deve andare di pari passo con la cura verso i poveri, le ricchezze culturali dell’umanità e con il miglioramento della qualità della vita urbana. Ciò significa che dovremmo educare i nostri cuori e i nostri occhi alla contemplazione della natura come libro vivente, lasciandoci invadere dallo stupore e dalla bellezza che si rivela interiormente. Insomma, dovremmo sviluppare una profonda empatia con il Creato e concepire la “conversione ecologica” come uno stile di vita che contrassegna ogni nostro gesto, ogni nostro passo lasciato su questa fragile terra. Una terra fragile messa nelle mani di un essere altrettanto fragile: l’essere umano, a cui tuttavia è stata affidata un’immensa responsabilità. Saremo capaci di rispondere a un siffatto appello?».
A queste ed altre domande prova a rispondere proprio il volume “Sapere la terra”, curato da Giuseppe Di Mauro, che si presenta domani a Vittoria.
Ragusa, 22 maggio 2023