III DOMENICA DI AVVENTO
ANNO B
“In mezzo a voi c’è uno che voi non conoscete”
(Isaia 61,1-2.10-11 Luca 1,46-50.53-53 1 Tessalonicesi 5,16-24 Giovanni 1,6-8.19-28)
Il Vangelo di questa terza domenica di Avvento ha ancora come protagonista Giovanni il Battista, che deve affrontare un vero e proprio interrogatorio da parte di alcuni sacerdoti, leviti e farisei mandati dalle autorità del Tempio di Gerusalemme. Il successo della predicazione di Giovanni, che attira tante persone sulle rive del Giordano per farsi battezzare da lui, ha cominciato a insospettire le autorità Giudaiche che vogliono indagare su chi sia veramente questo strano personaggio. Non è il Cristo, non è Elia, non è il Profeta. È soltanto una “voce” che grida di “rendere dritta la via del Signore”. Nonostante il grande successo personale, il Battista sa bene di essere soltanto colui che prepara la strada ad uno che viene dopo di lui, a cui non si reputa degno di slegare il laccio del sandalo; ad uno che è “la luce vera che illumina ogni uomo”. E questi è già venuto; “in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete”, dice il Battista ai suoi interlocutori. La sua presenza infatti, allora come oggi, resta velata agli occhi umani e può colta solo con lo sguardo della fede.
L’ episodio raccontato nel Vangelo di Giovanni è stato rappresentato nel dipinto raffigurante la” Predicazione del Battista” che si trova sulla parete sinistra del presbiterio della chiesa Cattedrale di San Giovanni Battista a Ragusa. Sulla riva del fiume Giordano accorre una grande quantità di persone per ascoltare la predicazione di Giovanni il Battista, raffigurato con i caratteristici attributi iconografici della veste di pelo di cammello e del bastone a forma di croce nell’atto di parlare con un gruppo di uomini, forse proprio i farisei venuti da Gerusalemme per interrogarlo. Al centro dell’opera però si trova la figura luminosa Gesù che avanza verso Giovanni mentre una grande luce splende in alto in mezzo alle nuvole, segno che arrivata ia “Luce vera , quella che illumina ogni uomo“ (Giovanni, 1, 9). Il dipinto, a tempera su intonaco, fa parte del ciclo decorativo con episodi della vita di San Giovanni Battista che il pittore romano Primo Panciroli realizzò nel 1926 per decorare le pareti del presbiterio della chiesa di San Giovanni Battista di Ragusa
Don Giuseppe Antoci