In cammino verso il Sinodo con i nostri fratelli stranieri: evento significativo al SS. Salvatore di Ragusa.
Nell’ambito degli incontri del cammino verso il Sinodo, un importantissimo passo è stato compiuto lunedì 14 febbraio nei locali della Parrocchia SS. Salvatore di Ragusa, dove alcuni residenti del centro storico, provenienti da paesi diversi e di diversa religione, sono stati invitati da Sorella Salvatrice, a raccontare le loro realtà e fare proposte. La Sorella Francescana, presentandosi all’inizio dell’incontro, ha spiegato di trovarsi nella nostra città, insieme ad altre due sue consorelle, per” costruire relazioni e portare amicizia”.
C’è un’atmosfera accogliente e gentile: sorella Salvatrice ha pensato di dare un tocco di colore all’ambiente, mettendo delle piantine all’ingresso e sul tavolo centrale, insieme ad un vassoio di cioccolatini.
Dà il benvenuto ed introduce l’incontro affermando che tutti i genitori desiderano che i figli si parlino. Quindi, se noi fatichiamo a parlarci, Dio, che è unico Padre di tutti, soffre. Segue poi, per tutti noi, l’invito a presentarci. A parte un certo disagio, manifestato da qualcuno e persistente per tutta la durata dell’incontro, la maggior parte non esita a farsi conoscere, condividendo qualcosa della propria vita: “Amo fare i capelli; mi sto preparando al Battesimo in questa chiesa con le Sorelle Francescane del Vangelo e quando vengo qui sto bene!”. Altre risposte: “Non lavoro!”, “Vorrei fare l’estetista!”, “Vorrei diventare dottoressa!”, “Mi piace lavorare all’uncinetto”.
Alla lettura dell’inizio del passo sui discepoli di Emmaus segue la domanda: “Venendo in Italia, che tipo di esperienza avete avuto con le persone? Vi siete sentiti accolti? Voluti bene?” “Quando sono venuta in Italia 22 anni fa, non c’era quasi nessuno di colore! Una volta sono entrata in un negozio, non sono stata considerata e non ho comprato! Un’altra volta sono stata additata come “l’africana”! Sono positiva, non me la sono mai presa, rido anche quando sto male! Ho continuato la mia vita andando avanti con la musica, mettevo musica sempre, sono andata avanti con la mia cultura! “, e ancora “Ho sentito di essere accolta, mi trovo bene!”, “Ho trovato buoni vicini, ho trovato aiuto!”
Ultima attività: due domande a cui rispondere per iscritto:” Cosa potremmo fare insieme su questo territorio per costruire fraternità?” e “Stasera è stato bello stare insieme?” Rispetto alla prima, tutti rispondono che vorrebbero imparare meglio la lingua, e inoltre qualcuno afferma che la diversità di religione non dev’essere un problema e c’è anche la proposta di attività basate sull’integrazione di culture diverse, per esempio la creazione di un coro Gospel. Ed ecco le risposte alla seconda domanda: “Io mi sento bene! “, “E’ bello incontrarsi!”, “Contenta di aver conosciuto le Sorelle Francescane del Vangelo!”, “Contenta di conoscervi! Dobbiamo aiutarci nel bisogno e dobbiamo salutarci per strada! Quando sono arrivata, salutavo tutti per strada, come si usa nella mia cultura, e ci rimanevo male perché nessuno mi rispondeva!”
Ed io, che ho ascoltato per tutta l’ora prendendo questi appunti…. anch’io sono stata bene, ho sentito il cuore scaldarsi ed il mio orizzonte allargarsi!!!
Quando, alla fine, ci siamo salutati avevamo tutti un sorriso sul volto e la voglia sincera di rivederci al prossimo incontro!