Le linee guida per il secondo anno del Cammino Sinodale nella Diocesi di Ragusa saranno presentate venerdì 9 dicembre alle 19.30 nel salone della parrocchia S. Pio X di Ragusa nel corso di un incontro, presieduto dal vescovo monsignor Giuseppe La Placa, cui sono stati invitati a partecipare i sacerdoti, i direttori degli Uffici Pastorali, i coordinatori parrocchiali del Cammino Sinodale e il direttivo della Consulta delle Aggregazioni Laicali.
In questo secondo anno (2022-2023), dedicato ancora alla fase narrativa, si partirà dal brano dell’incontro di Gesù con Marta e Maria nella casa di Betania (Lc 10,38-42) come icona biblica a cui guardare per poter avviare dei “cantieri”, dove l’ascolto si fa riflessione su alcune priorità pastorali che sono emerse dalla consultazione diocesana e nazionale. Proseguirà, allora, l’ascolto attivo delle persone alla luce delle tre priorità individuate e proposte dalla Cei: l’attenzione concreta ai diversi “mondi”, in cui i cristiani vivono e lavorano e che spesso restano in silenzio o inascoltati (Cantiere della strada e del villaggio); la cura della qualità delle relazioni comunitarie, in modo da far diventare le comunità cristiane attrattive e ospitali, e la loro presenza attiva e diffusa sul territorio (Cantiere dell’ospitalità e della casa); la corresponsabilità e la formazione spirituale degli operatori pastorali (Cantiere delle diaconie e della formazione spirituale). A questi tre, la nostra Chiesa diocesana ha aggiunto un quarto “cantiere”, che è importante e trasversale a tutte le attività pastorali: il Cantiere della metodologia sinodale, dove si potrà operare una “svolta metodologica”, capace di rinnovare in modo sinodale la prassi pastorale e, in particolare, lo stile di guida e di partecipazione ai processi decisionali.
«Il Cammino Sinodale, che la nostra Chiesa ha intrapreso in modo convinto e con “il sincero desiderio di leggere i segni dei tempi” e di farsi guidare dallo Spirito Santo, in comunione con le diocesi italiane e del mondo, ha fatto emergere in tutti – affermano i referenti diocesani del cammino sinodale don Roberto Asta e Francesca Cabibbo – la “volontà di camminare insieme” e ha riacceso entusiasmo e desiderio di partecipazione. L’esperienza del camminare insieme ci darà la possibilità di crescere nella “sinodalità” e di farci vivere una forma più bella e autentica di Chiesa».